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Per valutare l'efficacia dal piano PON M@t.abel+, l'INVALSI adotta una metodologia utilizzata in campo educativo in molti paesi: lo studio randomizzato. Tale metodologia presuppone che le scuole interessate a partecipare al piano formativo PON M@t.abel+ siano divise mediante sorteggio in scuole che partecipano da subito al piano (nell'anno stesso in cui si sono iscritti) e in scuole che partecipano a partire dall'anno successivo. La partecipazione differita da parte di alcune scuole consente di valutare in modo rigoroso l'efficacia del piano PON M@t.abel+, generando una conoscenza che va a beneficio dell'intera comunità educante. L'estrazione mediante sorteggio è necessaria per creare due gruppi di scuole e insegnanti statisticamente equivalenti. In questo modo, non essendovi differenze di partenza tra i due gruppi, l'eventuale differenza negli apprendimenti osservata dopo un anno può essere plausibilmente attribuita alla sperimentazione del piano PON M@t.abel+. Attualmente sono coinvolti nella valutazione due campioni di scuole, docenti e classi di studenti: il primo individuato sulla base delle iscrizioni a PON M@t.abel+ per l'A.S. 2009/10 e il secondo individuato sulla base delle iscrizioni a PON M@t.abel+ per l'A.S. 2010/11. |