IDE - Indagine sul Disagio Educativo
Il progetto
L'indagine avviata nel 2003, ha la finalità di comprendere meglio e più a fondo il fenomeno del disagio giovanile (youth uneasiness), che include la problematica della dispersione scolastica (drop out), intesa come perdita di popolazione scolastica e come percentuale di studenti a rischio che si attestano ai livelli minimi di apprendimento (dispersione sommersa).
La fase esplorativa, conclusasi con un Seminario nazionale, per la presentazione dei risultati, tenutosi nel novembre del 2004, ha fornito elementi utili alla formulazione di ipotesi da verificare in progress e alla taratura di strumenti per l'avvio di una ricerca di più estese dimensioni da effettuare a partire dal 2005.
Il progetto risponde a quanto previsto dalle precedenti direttive e dal più recente decreto legislativo concernente l'istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione, approvato in data 28 ottobre 2004, che, riprendendo quanto già indicato nella direttiva 2002, attribuisce all'Istituto, tra i suoi compiti: "lo studio delle cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto sociale e alla tipologia dell'offerta formativa" (art.3 d).
L'indagine si inserisce, inoltre, in un'area di potenziale collaborazione con il Miur in esecuzione di protocolli d'intesa che riguardano l'attivazione di forme istituzionali di collaborazione tra l'Istituto e il Ministero ai fini di uno scambio di informazioni e di riflessioni sulle attività in programmazione.
Obiettivi
L'Indagine IDE 2005 si propone di:
- aggiornare il quadro della situazione in relazione allo stato dell'arte e alla normativa;
- aggiornare il sito relativamente alla bibliografia di libri e riviste italiane e straniere, corredate da abstact, e alla sitografia relativa a glossari on line;
- indagare le cause sottese a fenomeni di particolare rilevanza su territorio nazionale attraverso una ricerca-azione;
- approfondire le variabili emerse nella fase esplorativa della ricerca nelle sei aree delineate: Continuità, Orientamento, Motivazione, Didattica, Rapporti tra scuola e famiglia, Scuola e territorio;
- formulare e selezionare indicatori utili per la descrizione del fenomeno in ambito nazionale e internazionale;
- avviare un'attività di monitoraggio per la rilevazione aggiornata degli aspetti del fenomeno collegati con le aree interessate.
Piano di sviluppo
Le attività previste si articolano come segue:
- ricerca-azione, condotta su un campione significativo sul territorio nazionale di scuole del secondo ciclo. La ricerca viene effettuata nell'ambito del primo biennio con particolare attenzione alle modalità di collegamento con il ciclo di studi precedente. Si prevede un coinvolgimento interistituzionale per aprire l'indagine ad una visione sistemica che abbia in prospettiva l'individuazione di un modello di tipo complesso in funzione della contestualizzazione del fenomeno nelle realtà territoriali;
- monitoraggio, per una ridefinizione di indicatori del disagio e della dispersione aggiornati alla nuova realtà scolastica e al contesto europeo.
Attività svolte
2003: apertura di un sito contenente una ricognizione dei materiali esistenti (best practices), l'analisi di documenti europei e italiani in materia di youth uneasiness e drop out, una bibliografia corredata da abstract, una sitografia.
2004: elaborazione di strumenti di indagine; realizzazione di studio di casi sul territorio nazionale; analisi degli esiti; comunicazione e condivisione dei risultati nell'ambito di un seminario nazionale.
Metodi e strumenti
L'indagine finora condotta si è fondata sul metodo qualitativo in quanto con l'attività di ricerca si è inteso esplorare, in profondità e in situazione, le questioni connesse con la problematica del disagio. La direzione futura della ricerca consiste in un progetto più ampio realizzato tramite la combinazione dei metodi quantitativo e qualitativo.
Come strategia di ricerca si è individuato lo studio di caso con l'utilizzazione delle tecniche dell'intervista singola e di gruppo (focus group).
Per la raccolta e l'analisi dati si è proceduto ad una triangolazione dei risultati per ottenere un quadro di riferimento multi-prospettico e per verificare la coerenza tra disegno e esiti della ricerca.
Per la realizzazione e la lettura dei focus sono stati elaborati:
- intervista semistrutturata per i Dirigenti Scolastici;
- questionario per i docenti e per gli studenti;
- scheda di conduzione e di osservazione del focus group;
- scheda di sintesi moderatore/osservatore;
- check-list di ascolto.
Come modalità di restituzione dell'attività alle scuole partecipanti si è elaborato un Profilo descrittivo dei singoli focus.
Tutti gli strumenti messi a punto nella fase esplorativa dell'indagine hanno possibilità di riutilizzo su un campione più ampio.
I risultati
Trattandosi di una ricerca qualitativa, applicata al contesto scolastico, i dati emersi acquistano significato dalla loro interrelazione e per le informazioni che consentono di trarre circa i modi di affrontare il problema del disagio giovanile e della dispersione.
Dalla ricerca sono emersi i seguenti nodi problematici, dei quali l'indagine IDE 2005 intende approfondire l'analisi:
- la ricerca di nuove sinergie tra la scuola e la famiglia (attuale assetto della famiglia, ruolo dei genitori, rappresentatività negli organi collegiali);
- l'importanza del ruolo della professionalità docente in termini di formazione iniziale, aggiornamento, ruolo e mediazione didattica, anche in relazione alla motivazione allo studio e all'interesse per il sapere formale;
- la necessità di rafforzare la continuità tra primo e secondo ciclo;
- l'esigenza di uno sviluppo della cultura della valutazione per un intervento di qualità sul disagio educativo e sulla dispersione.