Progetto
| Descrizione | Obiettivi | Metodi e strumenti | Attività e tempi |
L'indagine, avviata nel 2003, ha la finalità di comprendere meglio e più a fondo il disagio educativo, fenomeno complesso originato dalla concorrenza di più fattori tra cui socio-economici, culturali, relazionali e familiari che, variamente interagendo, possono incidere in maniera negativa sulla qualità dei processi di insegnamento e di apprendimento e, di conseguenza, sul raggiungimento del successo scolastico.
Il fenomeno del disagio include la problematica della dispersione, intesa sia come abbandono del percorso di istruzione sia come percentuale di studenti a rischio che si attestano ai livelli minimi di apprendimento. Se la dispersione, come uscita dal percorso formativo da parte di un numero ancora molto elevato di giovani, soprattutto nel primo biennio della scuola superiore, è un fenomeno misurabile in termini di ripetenze, ritardi e abbandoni, l'altro aspetto, più difficile da valutare quantitativamente, è connesso ai mancati recuperi e alle forme di ri-orientamento a scalare: si tratta di un'area della dispersione ancora sommersa che necessita di continue riletture e di strumenti specifici e aggiornati di rilevazione.
L'indagine IDE ha adottato nella fase esplorativa, conclusa con un Seminario nazionale per la presentazione dei risultati novembre del 2004, il metodo dello studio di caso, attraverso l'osservazione sul campo, che fornito elementi utili alla formulazione di ipotesi da verificare in progress e alla taratura di strumenti per l'avvio di uno studio più approfondito. A partire dal 2005 ha preso l'avvio una ricerca, azione partecipativa come analisi di un contesto per migliorare la qualità dell'azione, all'interno di un numero delimitato di istituzioni scolastiche sul territorio nazionale.
Il progetto IDE risponde a quanto previsto dalle precedenti direttive e dal decreto legislativo concernente l'istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione, approvato in data 28 ottobre 2004, che, riprendendo quanto già indicato nella direttiva 2002, attribuisce all'Istituto, tra i suoi compiti: "lo studio delle cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto sociale e alla tipologia dell'offerta formativa" (art. 3 d).
L'indagine risponde altresì alle esigenze connesse con le strategie di Lisbona nell'ambito dell'istruzione e si inserisce in una delle aree prioritarie di intervento per il raggiungimento degli obiettivi definiti dall'U.E: la diminuzione degli abbandoni precoci.